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La ginnastica per il Parkinson e Metodo Feldenkrais

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Il Metodo Feldenkrais può aiutare una persona che soffre di Parkinson

La ginnastica per il Parkinson è molto diversa dal Metodo Feldenkrais che è un sistema di apprendimento somatico e implementa la nostra plasticità celebrale ( la capacità del cervello di svilupparsi e modificarsi).

Il Metodo Feldenkrais è un valido aiuto per le persona che soffrono di Parkinson. Le aiuta a scoprire e utilizzare  nuove strategie di movimento che siano di supporto alle loro capacità funzionali.

Cosa succede quando ci si ammala di Parkinson

Per una persona con il Parkinson il ritmo naturale e la percezione e il movimento sono interrotti. C’è una disconnessione tra l’intenzione di muoversi e la capacità di compiere un’azione. I comportamenti automatici come camminare, parlare, respirare, deglutire diventano difficili o non disponibili. Il morbo di Parkinson è collegato all’esaurimento del neurotrasmettitore dopamina.

La dopamina consente alle informazioni sensoriali di viaggiare tra le sinapsi tra una parte del cervello e l’altra e permette di controllare coordinazione e movimento. Quando questo neurotrasmettitore interrompe la sua funzione di “messaggero chimico” iniziano a verificarsi i sintomi più comuni come il tremore, la rigidità o la lentezza. Gradualmente anche l’equilibrio o la coordinazione peggiorano. I neuroscienziati hanno scoperto che il nostro sistema nervoso può far fronte all’esaurimento della dopamina e riconfigurarsi per sopperire alle limitazioni che si sono venute a creare. Il sistema  sensoriale e motorio può compensare in una certa misura le funzioni perse nelle parti del cervello colpite dalla malattia e migliorare il controllo del movimento.

Questa si chiama neuroplasiticità. La capacità del nostro cervello di modificarsi in base alle esperienze.Si è visto come il sistema uditivo e visivo giochino un ruolo importante in questo adattamento celebrale, tanto che spesso la musica e la danza vengono utilizzate, oltre al Metodo Feldenkrais, per aiutare le persone con Parkinson a vivere una vita più attiva.

Si è anche ipotizzato che la ritmicità di un movimento, come andare in bicicletta, una rampa di scale, le linee continue di un marciapiede possano dare una spunto per stimolare le sensazioni visive, cinestetiche delle persone affette da Parkinson e dare loro l’abbrivio al movimento.

Qualunque cosa stia succedendo, il sistema nervoso sta trovando un modo creativo per ovviare ai deficit che si sono sviluppati.

Il Metodo Feldenkrais è una grande risorsa per chi soffre di Parkinson

Come il Metodo Feldenkrais può aiutare una persona che soffre di Parkinson? Il Metodo Feldenkrais influenza il cervello e il comportamento attraverso un processo di apprendimento che coinvolge l’esplorazione del movimento, tentativi ed errori e risoluzione dei problemi.

Le persone, che decidono di intraprendere un percorso con il Metodo Feldenkrais, sviluppano la loro capacità di prestare attenzione ai feedback interni, quelli propriocettivi e a quelli esterni e ambientali.

Questa evoluzione è il frutto del medesimo processo di apprendimento che i bambini seguono quando imparano ad alzare la testa, gattonare, rotolare, sedersi, stare in piedi, camminare e parlare.

Il Metodo Feldenkrais offre alle persone con malattia di Parkinson un modo per scoprire e implementare modelli di azione che possono migliorare le capacità funzionali. È un processo di apprendimento auto-organizzato. Non sono esercizi meccanici e generici ma vanno a stimolare direttamente i sistemi sensoriali e propiocettivi. Si tratta di sequenze di movimento progettate con cura che possono essere adattate alle esigenze specifiche dell’allievo. Sarà diverso per ognuno. Il mio obiettivo è creare le condizioni ottimali per l’apprendimento. Non correggo o impongo un modo giusto di fare le cose, semplicemente accompagno ogni persona a trovare il suo modo più funzionale per muoversi e attivare le proprie risorse interiori per risolvere i problemi.

Anche la ricerca scientifica si è occupata di valutare i benefici delle lezioni del Metodo Feldenkrais per le persone che soffrono di Parkinson. I risultati sono stati positivi. Si sono formati due gruppi, uno che seguiva lezioni del Metodo Feldenkrais, l’altro ( il gruppo di controllo) che invece riceveva lezioni riabilitative. Alla fine delle 50 sessioni di 60 minuti ciascuna, due volte a settimana, il gruppo Feldenkrais si è presentato significativamente meglio nei test funzionali. ( Feldenkrais method and functionality in Parkinson’s disease: A randomized controlled clinical trial )

I temi principali che si affrontano nelle sessioni Feldenkrais®

radicamento: imparare a percepire il peso che si scarica a terra, sentire e farsi supportare dagli appoggi e affinare la percezione dei piedi e delle caviglie

equilibrio: imparare a migliorare l’equilibrio, attraverso un gioco di pesi e contrappesi, usando il baricentro l’organizzazione del corpo nel movimento. Contestualmente, si trovano strategie per proteggersi in caso di cadute e per alzarsi con facilità.

focus: si è in grado di focalizzare l’attenzione su ciò che è necessario fare per muoversi. Piuttosto di rimanere congelati, ci si concentra su: spostare il peso – liberare il piede opposto – fare il primo passo

camminare: si scompone il movimento in tutti i suoi piani, imparando e sopratutto percependo tutti i movimenti di cui è composta la camminata. Non solo si impara come far oscillare braccia o bacino ma anche si trova un proprio ritmo e cadenza che aiutino nell’esecuzione del movimento.

pensiero/azione: si impara a integrare l’immaginazione e le sensazioni del movimento, per potenziare le strategie che il cervello attua per compensare le funzioni motorie compromesse

flessibilità: si potenzia e si sviluppa la flessibilità della colonna vertebrale e la mobilità del  bacino in che diventano centri di supporto per la stabilità e l’equilibrio.

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Valentina De Giovanni

In cosa ti può aiutare il Metodo Feldenkrais®