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Ritrovare il proprio ritmo, cosa significa

ritrovare proprio ritmo

Cosa significa ritrovare il proprio ritmo? Tornare al centro

In questo articolo desidero approfondire un punto fondamentale del Metodo Feldenkrais: cosa significa veramente ritrovare il proprio ritmo.

La frenesia porta a stress e ansia

Lo stress, l’ansia sono mali che il nostro mondo conosce benissimo, ci sono farmaci e terapie per combattere lo stress e gli attacchi di panico.

È facile cadere nelle maglie di una vita fatta di tensioni e incombenze. Si rincorre sempre qualcosa, non è mai abbastanza. Le liste di cose da fare sono sempre infinite.

Sembra che non si possa fare altrimenti e che la vita sia una corsa senza fine. La mente sembra dunque non avere spazio per il ragionamento e la riflessione, si fa, si agisce e poco si pensa.

Queste sensazioni probabilmente le abbiamo provate tutti.

Sembra utopia vivere in modo tale da non essere sovrastati dal susseguirsi di avvenimenti.

I mille impegni, la pressione a fare sempre di più, a essere sempre al 100%, fa sì che si perda di vista ciò che è veramente importante e ci si muova come degli automi. La frenesia spossa perché toglie autenticità alle nostre vite.

Agire senza pensare è possibile, anzi frequente ma non porta a grandi risultati.

Nel Metodo Feldenkrais: spesso vedo i miei allievi affrettare dei movimenti perché sentono che ci sono dei blocchi o delle tensioni. È un atteggiamento comune, davanti ai punti difficili si cerca di saltarli. Non ci si osserva ma si va oltre. In questi casi dico sempre che la fretta non è velocità e che la velocità è controllo.

Come conciliare i ritmi frenetici con il proprio ritmo interiore

Un ritmo cadenzato e sereno è come una danza, si riesce a essere concentrati e avere la mente libera, ci si muove nel mondo con precisione e il minimo sforzo.

Le giornate rimangono sempre molto impegnate ma tutti possiamo essere in grado di seguire con serenità il flusso della giornata, per non sentirci sovrastati ma capaci di gestire le incombenze quotidiane. Naturalmente chi si occupa di organizzazione del tempo può essere un valido aiuto. Io però guardo il problema da un altro punto di vista.

Io mi occupo di come l’azione e il pensiero sono connessi e come portare l’attenzione a sé almeno un’ora a settimana può cambiare il modo in cui si affronta il resto del tempo perché insegno strumenti che permettono di ritornare al proprio centro.

Ritrovare il proprio ritmo significa potersi ricaricare in un luogo, reale o metaforico, che sia la nostra personalissima isola di pace.

Spesso un’immagine stereotipata lega concetti come il benessere o la consapevolezza a una tazza di tè. Si vuole indicare un momento in cui ci si ferma. Un momento di quiete.

In realtà pochissime volte una tisana o un massaggio sono un reale momento per ritrovare il proprio ritmo. Fermarsi qualche istante può essere piacevole ma non è risolutivo del problema.

Ciò che è essenziale è guardare dentro di sé. Ascoltarsi. Anche questa indicazione pare una banalità sentita mille volte ma non lo è. Richiede impegno e costanza.

Come il Metodo Feldenkrais aiuta a veramente ritrovare il proprio ritmo

Il Feldenkrais certamente fornisce un esempio precisissimo di come potete ricreare fuori dalla lezione un atteggiamento di ascolto e centratura.

Attraverso il movimento ci si osserva, si impara a conoscere il respiro e quando si blocca. Un’azione da un caotico insieme di gesti diventa un flusso armonico e organizzato. Si impara a chiedersi se ciò che stiamo facendo va bene o potrebbe essere fatto con più facilità. Non ci sono ritmi definiti, i tempi di ognuno sono rispettati. Solo così c’è un vero apprendimento.

Impari a muoverti meglio, impari a vivere meglio.

Se vuoi lavorare con me, possiamo farlo a Bergamo o on line sia in gruppo sia in un percorso personalizzato.

Un piccolo aiuto sono questi spunti che trovi on line:

MP3:

Il respiro

Soccorso per lo stress quotidiano

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